Fuga romantica d’autunno

Bridget Jones parla chiaro: la mini fuga romantica è il primo inequivocabile passo di una relazione sentimentale che prende una piega seria. Dimenticate l’epilogo tragicomico dell’episodio in sé (e che comunque ha portato ad un finale niente male con Mark Darcy) e tenete a mente il succo: la mini fuga romantica in generale è una grande idea.

Un break che interrompe la monotonia fatta di starnuti remixati con corse contro il tempo, autobus persi e pioggia scrosciante che ci inzuppa fino alle ossa. Un viaggio della durata perfetta (un week-end o poco più) studiato per terminare esattamente nel momento in cui si è sul punto di litigare per futili motivi, facendoci tornare a casa sognanti e vagamente rintronate dall’amour fou.

Oltre i motivi enumerati sopra, la mini fuga è l’occasione ideale per sfoggiare uno di quei meravigliosi borsoni da viaggio o trolley compatti che ci fanno sentire dive che hanno fretta di raggiungere una meta non meglio identificata.

Ma ora la domanda delle domande è sempre la stessa: quali scarpe mettere in valigia?

Città: Metropoli artistiche, capitali d’arte e di stile, metallici centri super-tecnologici. C’è chi non rinuncia al fascino urbano nemmeno in vacanza e sceglie di passeggiare mano nella mano in qualche museo d’arte contemporanea o di fronte alle vetrine delle vie del centro. Se durante il giorno la regola aurea è la praticità nelle sue declinazioni più cool (dal biker alla sneaker eccentrica), la sera è il caso di tirare fuori mezzi pesanti e osare con tacchi a spillo ed eleganza esagerata. Ogni tanto essere al massimo delle proprie potenzialità e giocare con le armi della seduzione è davvero ritemprante.

Campagna: Corse a cavallo, cioccolata calda, un ballo in mezzo alla natura sulle note di qualche intensa canzone d’amore anni ’80. La campagna rende romantici anche i cinici più incalliti e la mancanza di connessione a internet favorisce la connessione delle anime. Onde evitare scene da commedia romantica divertenti sullo schermo ma drammatiche nella realtà, niente tacchi che si impigliano e affondano nel terriccio. Sì invece agli stivaletti che torneranno a casa più vissuti e testimoni di due giorni da favola!

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