Luglio: tempo di mezzo, caldo arroventato, uffici sonnecchianti. Siete lì sedute alla vostra postazione e, tra uno sbadiglio e uno sventolio per farvi aria, cercate di essere produttive mentre lavorate. Riaggiornate la posta elettronica, riordinate i documenti, pregate che il telefono squilli per movimentare la giornata. Poi tornate a casa, sfilate via le scarpe e iniziate ad arrovellarvi: sto facendo la scelta giusta? È questo il lavoro per me? La mia versione di dieci anni fa sarebbe felice di quello che sono diventata? Suvvia, niente ansie! Sciò al panico, vade retro alla malinconia. Niente è scritto per sempre, nessuna strada apparentemente tracciata non prevede diversivi. Luglio, il mese soft per eccellenza che precede le vacanze, può diventare la vostra occasione. Un momento durante il quale, non più vittime della frenesia data da scadenze e pressione, potete mettere a fuoco i vostri obiettivi e anche qualche desiderio, magari rendendovi conto di voler tentare una nuova sfida. Come dicono: “La magia avviene fuori dalla propria comfort zone”.
Cosa aspettate? È ora di reinventarsi!
Curricula. Riprendete quel vecchio file rimasto a marcire silenziosamente e dategli una bella spolverata: è tempo di aggiornare il vostro curriculum, rendendolo più appetibile e gustoso. Prima regola: ovviamente mai gonfiare o mentire (sostenere di saper parlare fluentemente l’islandese potrebbe portarvi a situazioni ancora più drammatiche di quelle di Becky Bloomwood di “I love shopping”). Piuttosto buttate giù tutte le esperienze che avete maturato e riflettete sui punti di forza e le skills acquisite. E ricordate: mai e poi mai scrivere un curriculum troppo lungo o verboso. Ahimè, è probabile che non lo leggerà nessuno.
Colloquio. Energia e grande capacità di improvvisare. Parliamoci chiaro, il colloquio è una vera e propria performance. Abbiamo un canovaccio (le solite domande generiche) e poi c’è un grande spazio bianco, quello in cui potrebbe esserci rivolto qualsiasi tipo di domanda. L’atteggiamento è lo stesso che salva durante l’esame di maturità: non potrete mai ricordarvi tutto, ma dovrete dimostrare di gestire con stile le informazioni che svolazzano nella vostra testa. L’outfit? Formale ma con un tocco di personalità, per esempio con un paio di scarpe che si fanno notare e vi garantiranno un’uscita di scena grintosa. Per lei un paio di sandali bianchi con chunky heel e decorazioni a oblò, da sfoggiare con un tubino semplice di lino, oppure un modello black dotato di cinturino e una divertente arricciatura. Per lui mocassini blu mare dalle impunture a contrasto o con dettagli dandy sulla tomaia, abbinati a una cintura coordinata. A lavoro!