Scarpiera: è tempo di fare ordine!

È giunta l’ora di riordinare la scarpiera.

Con l’inizio di settembre arrivano infatti i buoni propositi: “Prometto solennemente di andare in palestra almeno due volte alla settimana. Farò un corso di cucina francese. Mi sveglierò ogni giorno mezz’ora prima del solito e mi struccherò ogni sera prima di andare a letto”.

Momenti di profonda intensità che di solito non sopravvivono al sopraggiungere del nuovo mese. Proprio per questo è il caso di partire con scelte più modeste ma non meno importanti, come un metodico piano per riorganizzare il nostro guardaroba.

A cominciare dalla scarpiera, un luogo oscuro e misterioso, dove attualmente gli stivali riposano afflosciati vicino ai ragnetti per arrampicarsi sugli scogli.

Il potere del riordino è una pratica che ha acquisito una valenza simbolica cruciale: fare pulizia intorno a sé è infatti il primo passo per dare spazio alle novità, non solo materiali ma anche interiori.

Seguiamo allora i passaggi cruciali.

1 step: il censimento. Ecco il momento più brutale e faticoso: tiriamo fuori tutte le calzature che possediamo (quando dico tutte intendo proprio tutte, infradito e ciabatte comprese).

Questo sarà uno di quei magici attimi in cui faremo ritrovamenti eccezionali: dalle scarpe della festa dei 18 anni ai doposci che lo scorso inverno avevamo dato per dispersi. Dopo aver appaiato ogni esemplare arriva il difficile: la decisione.

2 step: la rinuncia. A meno che non siate le gemelle segrete di Carrie Bradshaw è molto probabile che lo spazio non sia sufficiente rispetto alla quantità di scarpe presenti. La conseguenza dunque è una sola: scegliere cosa tenere e cosa buttare.

Con una mano sul cuore chiedetevi: “Credo sia davvero necessario avere con me quelle ballerine glitterate acquistate nel 2006 che hanno un buco sulla punta?”. Dopo la cernita (che prevede anche il valutare quali scarpe meritino una visita dal calzolaio), siamo pronte per il prossimo passaggio.

3 step: dividi et impera. Per riordinare la scarpiera è infine fondamentale riunire le scarpe per modello: stivali da una parte, sneakers dall’altra, tacchi tutti vicini. Qualora anche dopo la selezione lo spazio non sia sufficiente, a venirci in aiuto saranno le scatole, facilmente impilabili l’una sull’altra, che possono essere personalizzate da chi ha un animo creativo e rese facilmente individuabili da una foto (istantanea o meno) del modello appiccicata fuori. Solo così si eviterà l’affannosa ricerca con scoperchiamenti.

E la nostra giornata potrà iniziare davvero con il piede giusto

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